Sto valutando il giorno dell'esame di cinese, l'HSK. Direi che non riuscirò a terminare il programma del terzo livello se non intorno a giugno. La data corrispondente risulta il 19, una domenica. Chi programma questi test forse non sa che la gente lavora anche il fine settimana, quindi prevedo di dovermi prendere un giorno di ferie... Staremo a vedere...
Lo scorso novembre ho provato il secondo livello (a differenza del JLPT, il primo livello è quello più elementare) e l'ho passato senza grossi problemi. Il vantaggio sta nel fatto che molti caratteri cinesi sono gli stessi del giapponese, pertanto a un livello elementare-medio, gli ideogrammi comuni alle due lingue risultano la maggioranza. Con l'ulteriore facilitazione che in cinese la maggioranza di essi ha una sola pronuncia. Pensiamo al carattere "日" (giorno): in cinese la pronuncia è "ri4"(il numero corrisponde al tono di cui tornerò a parlare in seguito), mentre in giapponese per lo stesso carattere esistono le pronunce "hi", "nichi", "ka"ecc.. C'è sicuramente la difficoltà legata al fatto che i caratteri del mandarino, pur essendo comuni al giapponese, hanno i tratti semplificati. Il carattere "馬"(cavallo) in giapponese è semplificato nella versione cinese in "马". La bestiola smembrata nei tratti è riconoscibile per chi ha dimestichezza con i caratteri, ma per un principiante i due caratteri possono apparire completamente diversi... Mah questione di esercizio e di amore per gli ideogrammi...
Allora la giornata è decisa: il 19 giugno ci provo e vediamo come va!
Grazie al corso intensivo ad Hangzhou lo studio procede abbastanza spedito: oggi ho calcolato circa 22 parole e 5 costrutti nuovi. A proposito di Hangzhou, nel prossimo post alcune riflessioni che ho avuto sulla città...

Nessun commento:
Posta un commento